Intuizioni, lampi di genio e momenti eureka: secondo la scienza funzionano

Secondo uno studio internazionale su Thinking & Reasoning, quando la soluzione a un problema arriva all’improvviso è più probabile che sia quella giusta, anche se richiede più tempo. Intuizioni, momenti eureka, colpi di genio insomma potrebbero essere più validi dei ragionamenti analitici.

eureka

La psicologia della Gestalt lo chiama insight: si tratta di un’intuizione improvvisa grazie alla quale rielaboriamo un problema, lo vediamo da un’altra prospettiva e riusciamo a risolverlo. Ma non è semplice studiare una reazione automatica e inconscia. Proprio per questo gli scienziati (tra cui due ricercatrici italiane) hanno elaborato quattro serie di esperimenti su misura, come puzzle linguistici e visivi, cha fossero in grado di confrontare la strategia dell’insight (o intuizione) contro quella del ragionamento analitico.

Senza fretta

Ma c’è di più: i ricercatori hanno anche capito che all’intuizione geniale (Eureka!) non si può mettere fretta, arriva quando vuole. Questo significa che se ti serve un’idea davvero originale è meglio concedersi un po’ più di tempo e non “accontentarsi” del risultato di prove ed errori. “In modo più o meno leggero, le scadenze ci mettono ansia”, dice John Kounios, uno degli autori, “il che sposta il nostro ragionamento dall’insight all’analisi. Aiutano a mantenerci in linea sui nostri compiti, ma se servono idee creative è meglio che la deadline sia flessibile”. Anche perché chi risolve per insight è meno propenso a tentare di indovinare: se può eviterà di dare la risposta fino all’arrivo del suo Eureka. “La storia delle grandi scoperte è piena di episodi di insight che hanno avuto successo, dando credito all’idea che quando un’idea arriva in questo modo spesso è quella corretta”, commenta la ricercatrice Carola Salvi. “Il nostro studio ha testato l’ipotesi che questa fiducia che le persone molto spesso nutrono nei loro insight è giustificata”.