glutine e carboidrati: ecco perché non sono tuoi nemici

Glutine e carboidrati: ecco perché non sono tuoi nemici

Dal pane alla pasta, dai dolci alla carne rossa, per decenni abbiamo cercato di individuare i cibi ‘pericolosi’ da eliminare dai nostri pasti. Ora le diete prive di glutine, grassi o carboidrati sono diventate la norma, ma i dietologi, al riguardo, mettono in guardia i consumatori in modo sempre più stringente. Seguendo queste linee guida così rigorose potreste eliminare dal vostro frigorifero sostanze nutritive importanti, che riducono l’appetito, aiutano il vostro stato d’animo e – sì – contribuiscono a farvi sentire belli e gagliardi.

glutine e carboidrati: ecco perché non sono tuoi nemici

Perché il glutine non è il tuo nemico (a meno che tu non soffra di celiachia)

Dietologi e nutrizionisti hanno a lungo sostenuto che le uniche persone che dovrebbero eliminare la proteina presente nel grano siano quelle con un’intolleranza. Gli studi, tra cui uno recente della “Harvard University”, hanno dimostrato che le diete che includono una normale quantità di glutine favoriscono un minor rischio di diabete di tipo 2. I cereali integrali col glutine sono anche ricchi di vitamine e minerali, che aiutano a diminuire il rischio di malattie cardiache e alcuni tipi di cancro. Inoltre, alcuni alimenti senza glutine aumentano zucchero e grassi come compensazione, cosa che li priva dei supposti benefici per la salute, secondo “Body+Soul”.

Perché i carboidrati non vanno visti male

I carboidrati sono stati considerati a lungo il diavolo in persona, quando si tratta di perdita di peso, ma non è per nulla sano eliminare queste bombe di energia. La chiave è scegliere carboidrati buoni, come il riso e l’avena, che aiutano a sentirsi più sazi e a frenare l’appetito nel lungo periodo. Numerosi studi hanno dimostrato che le persone che evitano i carboidrati tendono a cercare quell’energia altrove, consumando – inevitabilmente – alternative rapide e non salutari ad alto contenuto di zucchero. I carboidrati hanno avuto un grosso impulso, almeno per quanto concerne il gradimento delle persone, grazie ad un recente studio che ha rivelato i vantaggi di mangiare pasta. Lo studio, naturalmente condotto in Italia, ha mostrato che il consumo di pasta è stato effettivamente associato a una diminuzione di massa corporea. Il dato emerso, dopo aver esaminato più di 23.000 persone, sostiene che chi mangia la pasta sia meno soggetto a un’obesità generale e del giro vita. E anche se pochi negherebbero la gioia che deriva da un bel piatto di spaghetti o da una fetta di pizza, la scienza ha anche dimostrato che i carboidrati possono aiutare il vostro umore. La ricerca ha messo in correlazione i carboidrati con la produzione di serotonina, uno stabilizzatore dell’umore naturale legato a bassi livelli di depressione. La nutrizionista australiana Lyndi Cohen incorpora carboidrati nella propria dieta, perché l’aiutino a fronteggiare l’ansia clinica che le è stata diagnosticata nel 2010. “Molte verdure e legumi forniscono carboidrati a lenta combustione, che aiutano a mantenere il vostro stato d’animo e gli ormoni più stabili”, ha detto al Daily Mail Australia.

Vitargo: 5 cose da sapere prima dell’assunzione

Si fa un gran parlare del vitargo, un integratore molto apprezzato dagli atleti per le sue caratteristiche energetiche. Ecco 5 cose che potrebbe esserti utile sapere…

vitargo: 5 cose da sapere

1. Cos’è il vitargo?

Scientificamente è un polimero di glucosio derivato da amidi, ovvero, una lunga catena di molecole di glucosio, non è dunque un prodotto di sintesi chimiche.

2. Quali sono le sue caratteristiche?

E’ ovviamente un fonte di glucosio (zucchero), ma ha un vantaggio fondamentale, quello di racchiudere in una sola molecola decine di unità di glucosio.

Bisogna parlare, per comprendere meglio, dell’effetto igroscopico (ovvero la capacità di attrarre acqua) del glucosio. Più molecole di glucosio ci sono in un compartimento, più acqua verrà richiamata acqua in quel compartimento. Se questo succede nel nostro intestino le conseguenze possono essere poco piacevoli…

3. Come e quando utilizzare il vitargo?

Ogni volta che si vuole assumere una quantità consistente di glucosio, dopo un allenamento intenso, in particolare dopo una sessione di pesi, in quanto sarebbero necessari dai 30 ai 50g di glucosio, che potrebbero facilmente provocare dissenteria o disconfort intestinale, da assumere tutti insieme in modo da avere una risposta insulinica importante (voluta nel postworkout).

E durante un’attività di endurance (ciclismo, corsa di lunghe distanze) sorseggiato durante la competizione, in modo da avere un apporto costante di glucosio (quindi energia), senza il solito disconfort intestinali né picchi glicemici

4. Ha effetti indesiderati?

A meno di non essere celiaci o intolleranti al glutine (ne può contenere tracce), non ci sono altre indicazioni.

5. Consigli per l’uso

Il vitargo però un piccolo difetto: non è molto solubile (essendo un polimero non potrebbe esserlo), dunque se tenuto in una borraccia va agitato prima di berlo. Ha un prezzo che non risulta economico, dunque da considerarsi un prodotto “tecnico”, magari prima di acquistarlo, valutatene la reale necessità, anche confrontandolo con fonti di carboidrati “convenzionali”.

Per saperne di più…